La Formazione in Italia

La formazione professionale sta assumendo sempre più un’importanza strategica nel mondo produttivo. Essa viene incontro, da una parte, ai fabbisogni formativi espressi dalle aziende; dall’altra alle esigenze dei giovani di acquisire competenze e dei lavoratori di mantenersi aggiornati ai continui cambiamenti del mercato.

Il Fondo Sociale Europeo cofinanzia insieme a Regioni e Province corsi di formazione organizzati da Centri di formazione professionale pubblici, da enti privati convenzionati e da imprese. I corsi vengono organizzati a tutti i livelli: post-scuola dell’obbligo, post-diploma e diploma universitario, post-laurea (corsi e master). Tali corsi, in prevalenza gratuiti per i partecipanti, consentono di acquisire competenze e qualifiche richieste dal mercato del lavoro. Non solo: la formazione professionale può essere una risorsa decisiva anche per migliorare la propria posizione professionale.

Il FSE incentiva anche la Formazione continua intesa come adeguamento dei lavoratori – in particolare quelli minacciati dalla disoccupazione, in cassa integrazione o in mobilità – alle trasformazioni industriali e all’evoluzione dei sistemi produttivi. La formazione continua si svolge in azienda o presso enti di formazione.

 

Formazione professionale iniziale

E’ quella rivolta ai giovani che si accostano per la prima volta al mondo del lavoro.

 

Formazione professionale continua

E’ quella rivolta ad adulti che sono stati esclusi dal mondo del lavoro (disoccupato) e/o che intendono riqualificarsi in vista di un nuovo o di un migliore inserimento. La formazione professionale continua si inserisce nel concetto del considdetto “lifelong learning”, un termine inglese che possiamo tradurre con “formazione lungo tutto il corso della vita”.

 

Istruzione professionale

Gli istituti professionali statali sono caratterizzati da un percorso più complesso. In particolare prevedono un piano di studi che può arrivare a 5 anni consecutivi con specializzazioni intermedie. Si inizia con un biennio di base, comune ad altri istituti superiori, seguito da un anno (il terzo) di qualifica professionale in un specifico settore professionale. Scopo del biennio iniziale è quello di orientare e rendere più consapevole l’alunno, nella scelta della specializzazione di indirizzo professionale, prevista nel terzo anno di frequenza. Il ciclo di studi può concludersi alla fine del terzo anno con l’acquisizione di un diploma di qualifica oppure, acquisita la qualifica professionale, esiste la possibilità di accedere ad un successivo corso biennale, definito post-qualifica, che si conclude con l’esame di Stato. In questo caso il corso di studi si conclude come ogni altra scuola secondaria superiore, con la possibilità di accesso ai Corsi di laurea.

 

Formazione professionale continua

Nel mondo del lavoro odierno in rapida trasformazione sempre più sovente un lavoratore è costretto a metter mano alla propria formazione professionale o perché si è trovato escluso dal mondo del lavoro (disoccupato) oppure perché desidera riqualificarsi in vista di un nuovo o di un migliore inserimento. Si parla quindi di formazione professionale continua oppure di formazione lungo tutto il corso della vita. In Italia si identifica il concetto di Formazione Continua con quella concordata fra le Parti Sociali, definita in un Piano Formativo di tipo individuale, aziendale, territoriale o settoriale e tradotta in progetti formativi finanziabili dai Fondi Interprofessionali per la Formazione Continua. A tale formazione accedono i lavoratori occupati di aziende iscritte ad un Fondo Interprofessionale a cui vengono così indirizzate, volontariamente, le quote che obbligatoriamente devono essere versate, ogni anno, all’INPS (0,30% della retribuzione lorda annua di ogni dipendente). Al marzo 2009 operano 14 Fondi Interprofessionali in Italia, autorizzati a gestire la propria raccolta di quote “zero trenta” che le singole aziende decidono di indirizzare loro. Gli obiettivi della formazione continua finanziabile dai Fondi Interprofessionali sono definiti nei bandi pubblici che ogni Fondo emette sulla base delle risorse raccolte. Tali obiettivi possono essere di tipo professionale e riconosciuti nell’organizzazione del lavoro dell’azienda, oppure essere finalizzati all’acquisizione di informazioni e/o competenze di tipo obbligatorio (salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) o per competenze/interessi di tipo individuale cui il lavoratore può accedere anche singolarmente. Qualunque obiettivo formativo riconoscibile e finanziabile da un Fondo Interprofessionale deve comunque essere oggetto di un Accordo fra le Parti Sociali.

 

Centro di formazione professionale

Per centro di formazione professionale (abbreviato in CFP) in Italia si intende un istituto che vuole aiutare giovani ed adulti a perfezionare la propria formazione professionale ed aiutarli ad entrare nel mondo del lavoro.

 

Corsi tipici dei CFP

Per raggiungere i propri scopi il CFP attua generalmente i seguenti percorsi:

  • corsi di qualifica professionale: sono comunemente rivolti a ragazzi in uscita dalla scuola dell’obbligo; hanno una durata di due/tre anni e si concludono con un esame che dichiara il raggiungimento della qualifica professionale.
  • corsi di specializzazione: sono rivolti a ragazzi e/o adulti che avendo già ottenuto una qualifica professionale intendono approfondire le proprie conoscenze e capacità nel settore professionale di loro interesse; hanno generalmente la durata di un anno.
  • corsi post-diploma: sono rivolti alle persone che hanno raggiunto, attraverso l’esame di stato, un diploma di scuola media superiore e vogliono completare la propria formazione professionale; hanno generalmente la durata di un anno.
  • corsi di istruzione e formazione tecnica superiore.

 

Modalità operative tipiche dei CFP

Il CFP si differenza da un istituto scolastico per alcune modalità operative particolarmente accentuate:

  • Imparare facendo: si dà preminenza alle attività di laboratorio rispetto alle attività più teoriche proprie dell’aula scolastica.
  • stage nelle aziende: è un modo per conoscere il lavoro ed il mondo delle aziende (molto diverso da quello familiare e scolastico); si ha la possibilità di sperimentarsi in un contesto ormai prossimo a quello che sarà il lavoro di domani.
  • orientamento professionale: attenzione data al giovane/adulto perché possa scegliere in modo convinto e motivato il proprio inserimento lavorativo in un mondo sempre più frammentato.

Gestione dei CFP

I Centri di formazione professionale sono diretti da enti di formazione i quali rendono conto del loro operato alle Regioni oppure, in certi casi, sono diretti dalla Regione stessa.

 

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